“TechnoFrames” è una piccola rassegna di documentari, curata dalla nostra collaboratrice Dora Bugatti, sul mondo della musica techno ed elettronica. In sei appuntamenti a cadenza bisettimanale presenteremo un documentario gratuitamente fruibile sul web, con lo scopo di ampliare l’orizzonte narrativo della musica techno non solo con i suoni, ma anche con le innumerevoli immagini che ha prodotto nel corso degli anni, dalla sua nascita alla contemporaneità.
Nel 1970 viene pubblicato un saggio sociologico intitolato “Future Shock”; Alvin Toffler predice una sorta di shock collettivo causato dalla percezione dei cambiamenti tecnologici radicali in brevissimi lassi di tempo, dovuti alla sempre più rapida evoluzione industriale. Chiama “Techno Rebels” i ribelli di questo sistema che prendono la tecnologia e tentano di ricondurla al sè, all’umano.
Circa una quindicina di anni dopo l’apparizione di questo libro, i “Techno Rebels” nascono per davvero dalla realtà industriale di Detroit. Con i suoi paesaggi suburbani e spazi colmi di artefatti della cultura industriale americana, la “super-industrial society” descritta da Toffler sortisce i suoi effetti sulla gioventù afroamericana che popola i sobborghi. I genitori impiegati nelle fabbriche robotizzate, i pattern sonori ripetitivi dei macchinari, la scarsità di momenti di aggregazione e svago si mescolano con la musica elettronica che arriva dall’Europa e con le modalità di fruizione della musica house di Chicago dando vita ad un miracolo. Al posto della violenza, un suono nuovo: “Techno! The New Dance Sound of Detroit” è il nome della prima compilation di Juan Atkins che emerge dai club underground e vede la luce; il miracolo trova quindi un nome.
“High Tech Soul “ è un documentario del 2006 diretto da Gary Bredow che ripercorre la nascita del fenomeno della Detroit Techno partendo dal fulcro nevralgico della sua nascita, la città di Detroit. Diviso in undici parti che in una manciata di minuti risolvono le questioni principali della nascita e dello sviluppo della Techno, dalle radici del suono ai luoghi e alle personalità legate alla sua ascesa, il vero punto di forza di questo documentario risiede nelle preziose e intense testimonianze degli intervistati: Juan Atkins, Derrick May e Kevin Saunderson (i primi “Techno Rebels”, per l’appunto), Jeff Mills, Carl Craig, Carl Cox e Richie Hawtin, passando per Electrifying Mojo ed altre importanti personalità che vorticano in questo mondo.
“High Tech Soul” in un’ora accompagna lo spettatore in un viaggio alla scoperta di un futuro quanto mai presente, attraverso le parole di chi ha vissuto e fatto la rivoluzione della musica elettronica.
Buona visione e buona scoperta.