A cura di Cristina Baù
[English version below]
Ogni cosa che creiamo nasce da un’idea, da una necessità interiore, da un’intuizione e da una riflessione profondamente condizionata dal mondo che ci circonda. Così, nell’arte, il desiderio indomabile del “fare” è frutto della sensibilità dell’artista che esercita l’azione stessa, accompagnato dalla ricerca e dalle esperienze che ogni individuo vive attraverso piccoli gesti quotidiani.
Proprio come Rebecca Lenaerts che dal 2015, giorno dopo giorno, inizia a collezionare piume di uccelli trovate per terra, camminando lungo le strade di Berlino. Questo perpetuo “fare” nel tempo acquisisce un significato più profondo, di ricerca interiore, un impulso che diventa flusso costante nel tempo. E così la raccolta delle piume si trasforma in rituale: dopo la raccolta, il lavaggio, poi l’asciugatura e la conservazione. Fino a quando, nel 2018 con dedizione certosina, inizia a cucirle una a una creando un folto mantello. Dopo 9 mesi nasce Birdwoman: nella mitologia l’antica custode tra il mondo umano e quello animale.
La vita artistica della Lenaerts è stata fortemente ispirata anche dalla danza Butoh giapponese, che inizia a praticare nel 2016 a Berlino, formandosi con diversi maestri di fama internazionale. Come dice lei “la danza Butoh è una pratica di ascolto profondo. È il motivo per cui molte esibizioni di Butoh sono lente. Rallentare consente al corpo di sentire e catturare i dettagli e quindi muoversi con queste informazioni. Il corpo diventa un’antenna. Puoi fare Butoh con ogni possibile musica che esiste finché non balli sulla musica, ma piuttosto ti muovi con essa o ti lasci commuovere da essa, incluso il silenzio tra i suoni”.
Così Rebecca mette a frutto ogni insegnamento raccolto negli anni e inizia a collaborare con il ballerino e coreografo Tijen Lawton e il suonatore di daf Saif Alqaissy nella realizzazione della performance “Still a Bird”. Affida al linguaggio corporeo un messaggio mistico, diventando una sorta di sciamano moderno, che come nelle società primitive, attraverso l’azione rituale, cerca la liberazione da paure e sofferenze, caricandosi di valenze simboliche ed estetiche che collegano il corpo alla mente, attivando un processo di ricostruzione intima e di connessione con la natura. E il mantello piumato diventa per lei la porta d’accesso a un’altra dimensione.
http://www.rebeccalenaerts.net
https://www.instagram.com/rebeccalenaerts/
https://www.facebook.com/stillabirdwoman
____________________________________________________________________
[English version]
Still a Bird – Rebecca Lenaerts
By Cristina Baù
Everything we create comes from an idea, an inner need, an intuition and a reflection deeply conditioned by the world around us. Likewise in art the indomitable desire of “doing” is the result of the sensitivity of the artist who practices the action itself, along with the research and the experiences that every human being lives through small daily gestures.
Just like Rebecca Lenaerts, who from 2015, day after day, begins to collect bird feathers found on the ground, walking around the streets of Berlin. This perpetual “doing” acquires through time a deeper meaning of inner research, an impulse that becomes a constant flow in time. The collection of feathers turns into ritual: after the collection, the washing, then drying and storage. Until 2018, when, with painstaking dedication, she starts sewing them one by one creating a thick cloak. After 9 months Birdwoman was born: in mythology she was the ancient guardian between the human and the animal worlds.
Lenaerts’ artistic life was also strongly inspired by Japanese Butoh dance, which she began practicing in 2016 in Berlin, trained by several internationally renowned masters. She says: “Butoh dance is a deep listening practice. That’s why many Butoh’s performances are slow. Slowing down allows the body to feel and capture details and then moving with these informations. The body becomes an antenna. You can do Butoh with every possible existing music as long as you don’t dance on the music, but rather you move with it or you get touched by it, including the silence between the sounds”.
So Rebecca makes the most form every teaching collected over the years and she begins to collaborate with the dancer and choreographer Tijen Lawton and the daf player Saif Alqaissy inteh realization of the performance “Still a Bird”. She entrusts to body language a mystical message, becoming a kind of modern shaman, who seeks liberation from fears and suffering through ritual action as in primitive societies, charging herself with symbolic and aesthetic values that connect the body to the mind, activating a process of intimate reconstruction and connection with nature. And the feathered cloak becomes for her the gateway to another dimension.
http://www.rebeccalenaerts.net
https://www.instagram.com/rebeccalenaerts/
https://www.facebook.com/stillabirdwoman