SKALAR – Riflessioni sulla luce e il suono di Christopher Bauder e Kangding Ray

A cura di Virginia Fungo
[English version below]

Credits Ralph Larmann

Luce e oscurità, silenzio e suoni profondi, uniti a un’alternanza di colori e a specchi cinetici in movimento sono gli elementi da cui è composto Skalar, un progetto di Christopher Bauder, artista e designer che lavora nei campi dell’installazione e della “light art”, e di Kangding Ray (David Letellier), producer che spazia dall’elettronica sperimentale alla techno.
Presentata per la prima volta al Kraftwerk di Berlino a gennaio del 2018, l’installazione audiovisiva è poi approdata al Frontón di Mexico City nel 2019 e al Gashouder di Amsterdam a inizio 2020. Il ciclo espositivo di Skalar come installazione audiovisiva è accompagnato dalle Skalar Live Performances, durante le quali le coreografie di luci e la musica elettronica sono portate in vita dagli artisti tramite performance in tempo reale. Mentre l’esposizione giornaliera non ha un inizio e una fine determinati e può essere fruita dai visitatori per quanto tempo desiderano, le performance hanno invece un inizio e una fine stabiliti, sono una versione più intensa in tempo reale e sono diverse una dall’altra.

Skalar è un’installazione di grandi dimensioni che combina 65 specchi cinetici, luci in movimento perfettamente sincronizzate e un sistema audio multicanale, dando vita a una narrazione audiovisiva che esplora l’impatto della luce e del suono sulla percezione umana. I vettori luminosi si uniscono agli specchi cinetici danzando sulla base musicale in spazi grandi e bui, nei quali numerosi spettatori possono assistere ed essere coinvolti in un’esperienza totalmente altra rispetto alla quotidianità. Un viaggio attraverso il ciclo delle emozioni base dell’uomo, le diverse tonalità di colore impiegate in unione con il movimento e il suono attivano difatti l’intero spettro delle esperienze emotive.

Credits Ralph Larmann

Sorpresa, timore, euforia e anticipazione si susseguono in cicli stimolando un’esperienza personale, dipende infatti dall’interpretazione di ciascuno quali emozioni sono suscitate dalle varie parti del racconto; e allo stesso tempo collettiva, condivisa con il resto del pubblico. Il concetto alla base della narrazione è infatti collegato alla teoria psicoevolutiva delle otto emozioni primarie di Robert Plutchik: paura, tristezza, rabbia, sorpresa, anticipazione, disgusto, fiducia e gioia.

Credits Ralph Larmann

Riprendendo le parole di Christopher Bauder: “In Skalar la luce e il suono sono materiali che formano un’entità più grande. Skalar crea effetti quasi sinestetici partendo dal rapporto strettamente intrecciato di immagini e suoni. Luce, suono e movimento sono i fattori chiave che innescano la percezione umana. Questi stimoli creano un responso immediato e il nostro cervello è spronato nell’immaginare cose che in realtà non ci sono. Ogni suono ha un visual complementare e viceversa. Quindi, si uniscono e vengono percepiti come sincronizzati e connessi.”

Credits Ralph Larmann

É possibile vedere un estratto di Skalar ai seguenti link:

Live performance: https://www.youtube.com/watch?v=b5LMY1RjGbs&feature=emb_logo
The exhibition cycle: https://www.youtube.com/watch?v=8-hxsm8lDps&feature=emb_logo

Skalar Website: https://www.skalar.art/index.html
Facebook Page: https://www.facebook.com/skalar.art

[English version by Cecilia Corato]

SKALAR – Thoughts on CHRISTOPHER BAUDER and KANGDING RAY’s light and sound
By Virginia Fungo

Light and darkness, silent and deep sounds, together with an alternation of colors and moving kinetic mirrors, are the elements of Skalar. It is a project by Christopher Bauder and Kangding Ray (David Letellier): Bauder is an artist and designer who works with installations and “light art”, while Ray produces experimental electronic music and techno music.
This audiovisual installation was first presented at the Kraftwerk in Berlin in January 2018, in 2019 moved to Mexico City, at the Frontón and finally was transferred to the Amsterdam’s Gashouder at the beginning of the last year. Its expositive cycle as audiovisual installation is accompanied by the Skalar Live Performances, during which lights choreographies and electronic music are brought to life by the artists through real time performances.
While the daily exhibition does not present specific beginnings and ends and the audience can enjoy it for as long as they want, the performances have a determined beginning and a determined end. They are indeed a more intense real time version and they are all different.

Skalar is a great-dimensions installation made by 65 kinetic mirrors, perfectly synchronized moving lights and a multichannel sound system. The outcome is an audiovisual storytelling which explores light and sound impact on human perception. The bright vectors, together with the kinetic mirrors, dance on the music in big and dark spaces, where spectators can attend and be involved in an experience which is far away from ordinariness. It is a journey through basic human emotions and different color shades combined with the movement and the sound, trigger the whole spectrum of emotional experiences.

Surprise, fear, euphoria and anticipation follow each other cyclically, creating a personal experience. Indeed, it depends on one’s interpretation: the emotions are generated by the different parts of the storytelling. However, it is also collective, shared with the rest of the audience. The concept which stands at the base of the storytelling is linked to the Robert Plutchik’s psychoevolutionary theory of the eight basic emotions: anger, fear, sadness, disgust, surprise, anticipation, trust, and joy.

To use Christopher Bauder’s words, “In Skalar, light and sound are materials that form a bigger entity. Skalar creates almost synesthetic effects from the tightly interwoven relationship of visuals and sound. Light, sound and motion are the key triggers of human perception. These triggers create an immediate response and your brain is stimulated into imagining things that are actually not there. Each sound has a complementary visual and vice versa. So, both become unified and are perceived as being synced and connected”.

You can see an extract from Skalar at the following links:

Live performance: https://www.youtube.com/watch?v=b5LMY1RjGbs&feature=emb_logo
The exhibition cycle: https://www.youtube.com/watch?v=8-hxsm8lDps&feature=emb_logo
Skalar Website: https://www.skalar.art/index.html
Facebook Page: https://www.facebook.com/skalar.art

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