Esiste una storia di vero amore tra il cinema e la musica, una storia che si configura nelle infinite sfaccettature del genere -cinematografico e musicale-, della rappresentazione, della contaminazione. I paesaggi sonori protagonisti dello schermo sono al centro dell’esperienza SEEYOUSOUND, primo festival in Italia dedicato interamente al cinema internazionale a tematica musicale, giunto quest’anno alla sua quinta edizione.
Da quest’anno, SEEYOUSOUND, oltre a manifestarsi nella consueta forma del festival -che vedrà protagonista il Cinema Massimo di Torino dal 25 al 3 febbraio-, si evolve in un più ampio contenitore di esperienze ed attività che hanno al nucleo della propria indagine lo schermo nella sua accezione più sonora e musicale. Nel nostro caso, la sala cinematografica si espande fuori dai propri confini e incontra l’esperienza del club e della musica elettronica. Venerdì 25 gennaio, infatti, in concomitanza con la giornata d’apertura del festival, All’Azimut Club sarà ospite Alex.Do, DJ e producer tedesco di casa Dystopian che, insieme a Âme e Modeselektor, firma la colonna sonora del film selezionato ad inaugurare l’edizione di quest’anno.
Info Opening Party —> https://www.genauturin.com/eventi/genau-alex-do-seeyousound/
Tra i film in concorso nella sezione del festival dedicata ai lungometraggi, ne abbiamo scelti cinque che vi presentiamo brevemente qui in attesa di vederli nelle sale del Massimo e di recensirli per voi di volta in volta con articoli dedicati; trattandosi di film selezionati appositamente all’interno di una logica “festivaliera”, lontano dalle dinamiche dei cinema e dell’intrattenimento più mainstream, quella di SEEYOUSOUND è un’occasione unica per poter vedere che cosa ha ancora da offrire la cinematografica macchina dei sogni oltre ai lungometraggi di finzione a cui siamo maggiormente abituati.
SYMPHONY OF NOW in proiezione il 25 gennaio alle ore 21.00
“Una lettera d’amore cinematografica, una prospettiva nascosta di Berlino di notte. Diversi artisti si uniscono per dichiarare il loro amore per la città e il nostro tempo, in una re-immaginazione del classico del cinema muto “Berlino – Sinfonia di una grande città. Una visione di cineasti e musicisti famosi della scena musicale elettronica, come Frank Wiedemann (Ame), Modeselektor, Hans-Joachim Roedelius, Gudrun Gut, Samon Kawamura e Alex.Do.”
Perchè vederlo: Perché esiste un sodalizio immaginifico tra il cinema, la visione, e la musica elettronica e sarà entusiasmante vederlo applicato ad una delle città che maggiormente hanno influenzato sia l’una che l’altra espressione artistica.
LORDS OF CHAOS in proiezione il 26 gennaio alle ore 17.00 e il 2 febbraio alle ore 20.00
“La storia del vero Black Metal norvegese e dei suoi praticanti: un gruppo di adolescenti, profanatori di chiese, assassini in cerca di fama e pubblicità. Oslo, 1987, il diciasettenne Euronymous vuole scappare dalla città norvegese da cartolina in cui vive per dar vita al vero Black Metal norvegese. Con alcuni suoi amici fanatici fonda i Mayhem di cui faranno parte Dead e Varg che hanno un ruolo da protagonisti in questa vicenda (realmente accaduta). Il resto è storia (della musica) tra un’escalation di violenza e follia che nessuno riesce a fermare e il desiderio dei protagonisti di vedere fino a che punto potessero arrivare. Uno dei film musicali più attesi del 2018, di cui si parla, mormora, spettegola da molti più anni. Desiderato, rimandato più volte e diventato un caso esce finalmente in sala.”
Perchè vederlo: Perchè il film ha alle spalle una storia di produzione travagliata -non tanto quanto quella vera del gruppo black metal Mayhem a cui il film è ispirato, però- fatta di disguidi, ritardi e rimandi, tra cui anche l’abbandono alla regia del visionario regista giapponese Sion Sono. Al cinema vedremo la regia di Jonas Åkerlund che nasce come batterista metal svedese, ma più ampiamente conosciuto in ambito musicale per la regia di numerosi videoclip “cinematici” con un distintivo gusto per il citazionismo cinematografico e il bizzarro (ricordiamo “Music” di Madonna; “Porcelain” di Moby; “Paparazzi” e “Telephone” di Lady Gaga tra i molti altri).
FRENCH WAVES in proiezione il 26 gennaio alle 20.15 e il 30 gennaio alle 15.30
“Un viaggio nella storia della musica elettronica francese attraverso gli occhi dei suoi iconici protagonisti in cui vengono messe in luce le connessioni con le radici americane del movimento underground, i rave illegali e il fenomeno della French Touch, tendenza che ha svolto un ruolo chiave in ambito internazionale. Ma come vede tutto ciò la nuova generazione di musicisti francesi e qual’è l’eredità raccolta nel presente? Per realizzare il documentario, Julian Starke, giovane regista e co-fondatore del collettivo Pain Surprises, ha impiegato tre anni viaggiando attraverso l’Europa e l’America incontrando i cosiddetti “alchimisti” di un suono divenuto leggendario”
Perchè vederlo: Perchè sulla mappa della musica elettronica, oltre alle rotte americane e tedesche, non possono mancare all’analisi quelle francesi tracciate da artisti di calibro che hanno influenzato un intero modo di fare musica elettronica prima per poi arrivare, negli ultimi anni, ai grandi palchi e ai grandi numeri imponendosi come massimo comune denominatore di un fenomeno come quello dell’EDM.
BAD REPUTATION in proiezione il 27 gennaio alle 21.00 e il 29 gennaio alle 15.30
“Il film prende il titolo dal celebre album della cantante americana Joan Jett, e ripercorre la carriera dell’icona femminile più provocatoria e discussa della scena punk rock e glam, dall’adolescenza, ai dischi con le Runaways, al progetto solista noto come Joan Jett and the Blackhearts, sino alla consacrazione al Rock and Roll Hall of Fame nel 2015. Il regista fa luce sulle sue collaborazioni con band di riot grrrl come Bikini Kill, L7 o i Gits, soffermandosi oltre che sulla musica, sul suo impegno per le lotte femministe e animaliste o i controversi tour per l’esercito statunitense. Bad Reputation è il ritratto poliedrico di un’artista che oltre a svelare il suo lato candido e umano di una donna che ha rivoluzionato il ruolo femminile in ambito poprock. Presentato al Sundance nel 2018.”
Perchè vederlo: Perché Joan Jett è Joan Jett. E “Bad Reputation” uno dei più iconici inni pop con l’anima rock. E perché non è giusto che soltanto in Giappone si parli ancora delle “Runaways”.
MANCHESTER KEEPS ON DANCING in proiezione il 31 gennaio alle 21.20
“Raccontare la storia della scena house a Manchester: da dove è iniziato tutto a quello che sta succedendo in questo momento… Il lungometraggio documenta – con dettagli eccezionali – l’arrivo della musica house a Manchester da Chicago negli anni’80, fino all’esplosione dell’Acid House del 1988 e ai successivi 30 anni della sua fenomenale ascesa fino ad oggi. È lo studio sociale di una cultura che ha contribuito a mettere Manchester sulla mappa musicale mondiale. Questo documentario scava tra filmati d’archivio mai visti prima in un film, insieme a interviste approfondite, per aiutare l’utente a capire come la musica house sia arrivata al successo.”
Perchè vederlo: Perchè dobbiamo le sonorità acid che ci piacciono tanto all’acid house che di strada, illegale, di rave in rave ne ha fatta parecchia fino ad arrivare a Manchester rendendola uno dei punti nevralgici della scena.
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Buon Festival!