Danae Festival – “Talking Knots” di Lin Chi-Wei

A cura di Enrica Vione
[English version below]

Spesso ci si chiede perché l’uomo sia attratto dal suono. Ma la maggior parte delle volte non ci chiediamo che cosa significa saperlo ascoltare e ancor di più produrlo con l’utilizzo di uno dei nostri strumenti intrinsechi correlati al senso dell’udito, la voce.

È così che Lin Chi-Wei, artista di Taiwan residente a Parigi, sperimentatore e creatore di progetti partecipativi legati all’oralità, ci porta a scoprire un nuovo modo per approcciare le condizioni estetiche del suono e dell’arte dell’ascolto.
Il suo progetto si esplicita nell’assemblare un gruppo di persone per arrivare a ricreare una vera e propria “machine of sound” umana, in cui i suoni sono completamente guidati dagli esseri umani.
L’artista ha messo in scena una performance estemporanea, creando una musica sensoriale e fisica senza l’ausilio di computer, ma attraverso le sole connessioni tra le persone che hanno partecipato al workshop prima e all’esibizione vera e propria poi. Queste erano collegate tra di loro dal passaggio di un nastro che scorre quasi a creare un’onda sonora sinusoidale, sotto la guida di Lin Chi-Wei.

Photo credit Enrica Vione

Questo lavoro fa parte di una serie di performance che coinvolgono un gruppo predefinito di persone, a cui l’artista chiede di vocalizzare una serie di segni.
In Talking Knots una matassa di nastro con alcuni nodi scorre in maniera armoniosa e continua di mano in mano tra i partecipanti. A ogni nodo corrisponde un suono che ognuno di loro deve emettere, arrivando a creare una composizione sonora mistica difficilmente prevedibile, vista l’interazione collettiva in tempo reale.

Un’esperienza che apre, che porta leggerezza, sospensione nel tempo e nello spazio con la creazione di qualcosa di ancestrale e a tratti quasi tribale.
Il suono fluisce nello spazio e attraversa i nostri corpi che entrano in risonanza col suono stesso.
Ogni suono risulta completamente diverso l’uno dall’altro, ma riusciamo a riconoscerlo come “nostro” in quanto prodotto da un corpo umano.

https://www.danaefestival.com/

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[English version]
Danae Festival – “Talking Knots” by Lin Chi-Wei

By Enrica Vione

We often wonder why man is attracted to sound.
But most of the time we don’t ask ourselves what it means to know how is listening to or producing it with the use of one of our intrinsic tools related to the sense of hearing, the voice.

This is how Lin Chi-Wei, Taiwanese artist living in Paris, experimenter and creator of participated projects linked to orality, leads us to discover a new way to approach the aesthetic conditions of sound and the art of listening.
His project is expressed by assembling a group of people and creating a real human “machine of sound“, in which sounds are completely driven by human beings. The artist staged an impromptu performance, creating sensory and physical music without the use of computers, but only through the connections between persons who attended the workshop first and the actual exhibition then. These were connected to each other by a ribbon that flows to create a sine wave, under the guidance of Lin Chi-Wei.

This work is part of a series of performances involving a predefined group of people, to whom the artist asks to vocalize a series of signs. In Talking Knots a skein of ribbon with knots flows harmoniously and continuously from hand to hand
hand between the participants. Each node corresponds to a sound that each of them must emit, creating a mystical sound composition that is difficult to predict, given the collective interaction in real time.

An experience that opens, that brings lightness, suspension in time and space with the creation of something ancestral and almost tribal. Sound flows in space and passes through our bodies which resonate with the sound itself. Each sound is completely different from one another, but we can recognize it as “ours” as it is produced by a human body.

https://www.danaefestival.com/

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