Cinque Domande a: Bas Mooy

Ti sei mai chiesto, magari proprio mentre ballavi sotto cassa, come sia finito il DJ a fare proprio quel lavoro? Hai mai avuto la curiosità di sapere quale sia stato il primo impatto di un artista con la musica che oggi padroneggia ai piatti? Anche questa volta, ci siamo messi in contatto direttamente con il nostro prossimo ospite per approfondirne la conoscenza. Quello che ne abbiamo ricavato, è l’interessante prospettiva di Bas Mooy sul mondo della musica techno, dei party e dell’influenza creativa che ha avuto la sua città di origine, Rotterdam, sul suo percorso artistico e musicale…

1. Quand’è stata la prima volta che hai ascoltato musica techno? Come sono andate le cose e cosa ti ha colpito?

BM: Durante la mia adolescenza ascoltavo un po’ di musica elettronica, ma sono sempre stato più interessato al punk, al rock e all’hip hop. La musica techno mi ha veramente stregato la prima volta in cui l’ho sentita in un club, attraverso un impianto audio molto potente. Credo fossero i primi anni ’90. Quello che mi fece impazzire non fu soltanto la musica in sé, ma la sensazione di sentirsi parte di qualcosa di unico. Nessuna sciocchezza, niente “stronzate”. Solo un piccolo bunker, un impianto audio martellante, un po’ di strobo e luci. E’ stato quello il momento in cui mi sono veramente interessato alla techno e ho cominciato ad andare a molti altri party. Quando finalmente ho avuto i soldi necessari, ho comprato due piatti Technics e un mixer e ho cominciato a collezionare vinili. Poco tempo dopo è iniziata la mia esperienza come organizzatore di eventi, mi sono impegnato nella ricerca di un lavoro all’interno di un negozio di dischi e ho fondato la mia label, Audio Assault, con Radial all’incirca nel 2002, il resto è storia…


2.Come ti hanno influenzato il tuo paese e la tua città di origine nel processo di creazione del tuo gusto musicale e del tuo suono?

BM: Rotterdam è sempre stata associata al suono più “hard” e pesante dell’ampio spettro della musica elettronica. Venire dal luogo d’origine della cultura Gabber e avere alle spalle una lunga tradizione di musica elettronica esplosiva, senza compromessi, ha ovviamente un’influenza non indifferente sulla propria educazione musicale. A parte questo, Rotterdam è una città portuale con una mentalità distintiva che penso si rifletta in me. Immagino che si prenda sempre molta ispirazione dal luogo da cui si proviene e dalle persone che ci circondano. Per me è stato così specialmente in quei primi anni in cui ho cominciato a uscire e ad andare ai party, ma soprattutto il tempo che ho passato lavorando a Triple Vision (nei primi 2000) è stato un momento veramente ispirante: vi gravitavano così tante persone coinvolte nell’ambito della musica elettronica in molti modi diversi. Molte di loro fanno ancora parte dell’odierna scena di Rotterdam. E’ una città che mi è molto cara e sono felice di contribuire un po’ nel rappresentarla all’estero e nell’esportare il suo suono.


3. Puoi dirci qualcosa del tuo processo di produzione musicale? Da dove viene l’ispirazione, che cosa preferisci quando si tratta di produrre musica?

BM: Mi sono sempre ispirato a generi e direzioni musicali diverse prendendo da tutto un po’, credo. Mi piace molto guardare documentari, film, ma leggo anche moltissimo e ascolto tanta musica di svariati generi. Non so esattamente cosa sia ad ispirarmi, ma alla fine è un mix di tutto ciò che che ci è dato sperimentare. Non ho quasi prodotto musica negli ultimi due anni, a causa di un problema uditivo che mi ha limitato parecchio provocato da tutti i tour che ho fatto in anni recenti, perciò le mie sessioni di studio sono più corte e meno frequenti che in passato, ma sto lentamente tornando a lavoro. Ho della nuova musica pronta per essere rilasciata nel 2020, quindi non vedo l’ora di condividerla con voi. Nel frattempo, ho prodotto alcune tracce per qualche raccolta e rilasciato anche qualche remix, ma ne è passato di tempo dall’ultima uscita di un mio EP perciò tenete gli occhi aperti!


4.Quali sono alcune tracce che ti piace suonare particolarmente e perché? In generale, che cosa cerchi quando “scavi” tra la musica per i tuoi DJ set?

BM: Quando si tratta di DJ set mi piace suonare ciò che io stesso vorrei ascoltare sul dancefloor, dunque cerco sempre di mantenere un certo grado di energia nella musica che suono; ciò non significa necessariamente “pestare” per tutto il tempo, è bello creare anche dei momenti adatti a riprendere fiato, mettiamola così. Mi piace essere bilanciato, ma allo stesso tempo non deve essere troppo complicato: alla fine le persone sono lì per divertirsi, ballare, entrare in un certo stato d’animo, non bisognerebbe mai dimenticarsi che si sta suonando per loro e che lo scopo è far passare a tutti dei bei momenti, senza diventare dei jukebox, ovviamente. Mi sforzo di rimanere concentrato sull’atmosfera della pista. Quando cerco musica utilizzo lo stesso metodo di ascolto che usavo nei negozi di dischi con i vinili, semplicemente “skippando” tra le tracce velocemente e in una manciata di secondi di solito si capisce se può essere interessante, questo è un primo filtro… alla fine riascolto tutto ciò che ho selezionato e tengo soltanto ciò che sono sicuro al 100% suonerò; con tutta questa offerta di musica odierna è facile collezionarne troppa che “forse suonerò un giorno” e si finisce con l’avere gli hard drive pieni di roba che non si può più nemmeno organizzare, quindi cerco di essere più selettivo oggi. Come tutti, sono alla ricerca di qualcosa che spicchi: penso che la musica più interessante sia quella in cui il producer “ha colorato fuori dai bordi” ma che si adatti ancora all’idea di base di ciò che voglio suonare.
Alcune tracce che mi piacciono molto al momento sono…

https://youtu.be/0xoPS71AemQ

Sono molto felice di avere una release di Cisco nella label (ndr. Mord). E’ una leggenda e anche un’influenza grandissima per me dal momento in cui ho cominciato. Ancora oggi ricerco questo tipo di sonorità come facevo negli anni novanta. Un suono classico su cui non bisognerebbe dormir sopra!

Selección Natural è un “dream team” di leggende spagnole (ndr. Oscar Mulero, Exium e Reeko). Questa traccia in particolare è appena uscita, ma anche le loro release precedenti sono fantastiche e di solito ne suono almeno una nei miei set. Manda in visibilio ogni dancefloor.

Temudo recentemente ha avuto un exploit e posso tranquillamente fare una lista di tracce fantastiche che ha prodotto negli ultimi anni. Questa è una di quelle che suono spesso, fa il suo ogni volta alla perfezione!

Mi piace molto tutto questo Ep di Pär Grindvik sulla label di Chafik, Leyla Label. Techno vera e propria!

Chiunque non abbia ancora ascoltato questa release di Sebastian Kramer su Mord dovrebbe farlo immediatamente. Mi dispiace promuovere ancora la mia label, ma penso che questa non abbia ancora ricevuto l’attenzione che si merita da quando è uscita.

Ho cominciato a suonare questo remix di Radial della mia traccia qualche anno fa e l’ho rispolverata recentemente; la risposta del pubblico è sempre grandiosa e penso che suoni ancora freschissima.

Potete anche ascoltare il mio ultimo mix per HATE, ci sono alcune delle mie tracce preferite anche qui…

5.Pensi che l’atmosfera dei party di oggi sia sempre la stessa rispetto a quelli che hai contribuito ad organizzare in passato o qualcosa è cambiato?

BM: Beh, i tempi cambiano e la scena si trasforma, alcune cose in positivo mentre altre hanno anche degli aspetti negativi. Penso che dovremmo semplicemente accettare che sia così. Io suono ancora in molti piccoli locali underground, negli scantinati, che hanno un clima e un’atmosfera simili a quelli del passato, a volte anche migliori. Penso che il sentimento alla base non sia mai cambiato, divertirsi con gli amici, uscire, godersi la musica techno in uno scantinato buio con persone che hanno i tuoi stessi interessi e con una mentalità affine. Credo che in questi giorni in generale la techno sia cambiata un po’, è diventata più affare di persone con una mente rivolta al business in un certo senso, ma noi rimarremo sempre lo zoccolo duro che ci sta dentro per la musica e per amore della techno, questo sarà sempre il cuore della nostra scena. Queste sono le persone che mantengono in vita la vocazione “underground” della techno. Incontro persone nuove ogni settimana da ogni parte del mondo che lavorano molto duramente per organizzare eventi, tenere in piedi label e suonare musica techno solo ed esclusivamente per la passione che le guida. Ad ogni modo, io mi sto godendo la techno tanto quanto lo facevo molti anni fa e me la sto vivendo momento per momento, come ho sempre fatto, cercando di non preoccuparmi di come le cose saranno in un paio di anni, ci avremo a che fare quando il momento arriverà. La cosa più importante è mantenere viva la scena dei club locali, concentriamoci su questo!

BAS MOOY sarà ospite di GENAU questo SABATO 30 NOVEMBRE all’Azimut Club di Via Modena 55, Torino.

Tickets —> https://xceed.me/list/genau/event/torino/77462
Info e liste: 392-8039321 / http://bit.ly/2KVCUZU


ENGLISH VERSION

1.When was the first time that you listened to techno music? How did it go and what did you think about it?

BM: I listened to quite some electronic music during my early teenage years, but was always more into punk, rock and hip hop music. I really got hooked on techno the first time I heard it being played in a club on a banging sound system, this was early nineties I think. It wasn’t only the music, but the whole feeling of being part of something unique, that just blew me away. No nonsense, no bullshit, just a small bunker, a banging sound system, a strobe and some lights. It was the moment I started to get interested in techno and I went to many techno parties after that. When I finally had the money, I bought some Technics turntables and a mixer and started to collect vinyl. Soon after that I started to organize events, put a lot of effort in getting a job at a record store and started my label Audio Assault with Radial around 2002, the rest is history…



2. How did your country and city influence you in the process of creating your musical taste and sound?

BM: Rotterdam has always been associated with the harder and heavier sound within the  spectrum of electronic music. Being the birthplace of Gabber and having a long tradition in uncompromising banging electronic music it’s obvious this has an effect on your musical education. Besides that, Rotterdam is a harbor city, with a certain mentality that fits me well I think. I guess you always take a lot of inspiration from the place you come from and the people you hang out with. Especially in those early days when I started to go to parties, but also the time, when I was working at Triple Vision (early 2000’s) it was a very inspirational time, with so many people that were involved in the electronic music scene in different ways. Many of them are still involved in today’s Rotterdam scene. The city is very dear to me and I’m happy I can contribute a little bit, representing the city and the sound of the city.



3. Can you tell us a little bit about your producing process? Where does the inspiration come from, what do you prefer when it comes to producing music…?

BM: I’ve always been inspired by different genres and different directions, taking a bit of everything I guess. I love watching documentaries, films, but also read a lot, listen to a lot of different music. I don’t really know what exactly inspires me, but in the end it’s the mix of everything you experience. I haven’t been doing a lot of music the past couple of years, since my ear problems have limited me quite a bit with all the touring I have been doing recent years, so my studio sessions are shorter and less frequent then in the past, but I’m slowly getting back to work again. I have some new music coming up in 2020, so I’m looking forward to share that with you. In the meantime I did do some tracks for V/A’s and released some remixes, but it’s been a while since I dropped an EP, so keep an eye out for that!



4. Can you name some tracks that you really like to play and why? In General, what do you look for when digging music for you dj sets?

BM: When it comes to dj sets I like to play what I would like to hear myself on the dancefloor in a club, so I always try to keep a certain amount of energy in the music I play, which doesn’t mean I need to bang it out all the time, it’s good to create some moments to catch your breath so to say. I like it to be balanced, but it also doesn’t need to be too complicated, in the end people are there to have a good time, dance, get into a certain mood, so you shouldn’t forget you are playing for them and the focus is on giving them a good time, which doesn’t mean you need to act as a jukebox of course. I’m trying to focus on the general vibe in the room. When I dig for music I listen the same way when I used to listen to when digging for vinyl in the record stores, just skipping through tunes quite fast and in a couple of seconds you usually know, that’s the first filter…after that I listen again to the stuff I selected and in the end only pick out the music I’m 100% sure I want to play, since with this overkill of music it’s easy to collect too much music you ‘might play some time’ and end up with hard drives full of music you can’t really organize anymore, so I’m trying to be more selective these days. I’m looking for stuff that stands out, like everyone, I guess the most interesting music is when people color a bit outside the lines, but it still fits into the basic idea of what you want to put out there. 

Some tunes I’m really into at the moment…

https://youtu.be/0xoPS71AemQ

I’m totally excited to have Cisco on the label with 8 cuts from the vaults. He’s a legend and been a massive influence to me from the moment I started. I still dig this sound as much as I did in the nineties. Classic stuff you should not sleep on! 

Selección Natural is the techno dream-team of Spanish legends. This one has just been released, but also the previous material they put out is amazing and I usually play at least one of their tunes in my sets these days. Kills every dancefloor.

Temudo has been on a killing spree recently and I can easily make a list of amazing tunes he did the past year. This is one of the tunes I have been playing out a lot recently, does the job every time!

Really like this whole EP by Pär Grindvik Chafik’s Leyla label. Proper techno!

Everybody who hasn’t checked this release by Sebastian Kramer on Mord should check it out. Sorry for promoting my own label, but I think this one didn’t get enough attention from the techno heads when it came out.

Been playing this remix Radial did of my track quite some years ago a lot recently again, it always has a great crowd response and I think it still sounds super fresh. 

You can also check out my latest mix for HATE, some more favorites in there…


5. Do you feel that the vibes of today’s techno parties are the same as the ones that you contributed to organize back in the days or did something change?

BM: Well, times change, the scenes develops, some parts of it in a positive way and some negative sides on it too. I guess we need to accept it does. I still play a lot of smaller underground clubs and basements, which have a similar vibe as back in the days, sometimes maybe even better. I think the basic feeling never changed, having fun with friends, hanging out, enjoying techno music in a dark basement with likeminded people. I guess these days in general techno has changed a bit, has become more business minded in some ways, but we will always keep the core of people that are in this for the music and the love for techno, that will always be the basis of our scene. These are the people that keep the ‘underground’ vibe of techno alive. I meet people almost every week all over the world, who are working very hard to organize events, run labels and play techno music totally out of passion. Anyway, I’m enjoying techno as much as I did many years ago and I’m just living it by the moment, like I always did, not trying to worry too much about how things might look in a couple of years, we’ll deal with that when the time is there. Main thing is to keep the local club scene alive, let’s focus on that! 

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