É il 2011 quando Marcel Dettman suona una traccia al Panorama Bar che spicca in mezzo alle altre del suo DJset e spinge qualcuno ad urlare sopra la musica per chiedere a Patrick Gräser, amico d’infanzia di Marcel, se sappia di che traccia si tratti. Patrick deve mantenere il segreto. Non può rivelare di esserne l’autore. Risponde di no…
Quando, il 16 settembre dello stesso anno, il disco che contiene “Escape Myself” esce sugli scaffali dell’Hard Wax con l’alias “Answer Code Request” sotto una sublabel di MDR creata ad hoc dall’amico, il mistero attorno all’EP “Subway Into” si infittisce e ne contribuisce al successo; ma non passa molto tempo prima che le persone colleghino all’autore anonimo proprio Patrick, che nel frattempo si è guadagnato una residency al Berghain.
Cresciuto a Fürstenwalde nella Germania dell’Est, Patrick ha nove anni quando il muro di Berlino cade e la radio della sua infanzia, la DT64 che ascoltavano tutti i giovani tedeschi della DDR, viene sostituita dai suoni nuovi provenienti dall’ovest: l’hip hop, l’acid, l’hardcore britannico. Da ragazzo condivide la passione per la musica elettronica con i due compaesani Marcel Dettman e Marcel Fengler; lo scenario musicale berlinese dell’epoca apporta una generosa quantità di influenze all’interno della musica elettronica, senza che questa ricada nelle scatole del genere che allora stavano ancora delineandosi. Ben presto abbandona gli studi di carpenteria per dedicarsi completamente alla musica e nel 2001, a 22 anni, si trasferisce a Berlino dove comincia a suonare. Prima DJ che produttore. Infatti è soltanto sette anni dopo che, nel 2008, rilascia utilizzando il proprio vero nome le sue prime produzioni dal gusto house. Ma non è soddisfatto. La musica orientata esclusivamente verso il dancefloor non fa per lui. Sente di doverne evadere, rompere lo schema ripetitivo, nonostante lo sconforto e, a volte, il pensiero di una resa.
Attraverso un processo lungo, ma inesorabile, Patrick riesce a ritagliarsi la propria nicchia all’interno del vasto e popolato ambiente della musica elettronica con l’LP d’esordio “Code” uscito su Ostgut Ton nel 2014: spinge i confini della techno aldilà del genere, con influenze broken-beat, dubstep, ma soprattutto ambient, creando un suono unico, difficilmente riconducibile ad altro se non al nome stesso del suo progetto, un suono “Answer Code Request”. Nel suo orizzonte sonoro concepisce idee melodiche malinconiche, atmosferiche, che conservano tuttavia un sentore di speranza senza diventare troppo oscure ed opprimenti -almeno per quanto riguarda le ultime produzioni- impiantate su bassline calde ed un cuore che resta, in definitiva, techno. Il secondo album, “Gens”, uscito lo scorso febbraio per la stessa etichetta, lavora sugli stessi concetti borderline di sperimentazione e ibridazione di generi.
“Answer Code Request” suona dai club ai festival in giro per il mondo rimanendo tuttavia una parte integrante della scena berlinese con la sua residenza al Berghain e sarà ospite di GENAU il 29 settembre 2018 all’Azimut Club di Torino.
Per approfondire: Intervista di Resident Advisor a Answer Code Request